In questo articolo parleremo delle "Arti Interne". Cerchiamo una base teorica per iniziare un percorso di approfondimento in grado di regalarci un miglioramento del nostro "essere" nella sua interezza.
Nelle "Arti Interne", la cosa fondamentale da sviluppare è la consapevolezza del nostro asse centrale. che è determinante per comprendere l'Equilibrio Corpo-Energia-Mente (Jing-Qi-Shen).
Le caratteristiche fisiche e mentali sulle quali lavorare per una corretta pratica sono riportate nel Tai Ji Tu (La Mappa del Principio Supremo). Le caratteristiche energetiche sono tre e corrispondono al Respiro (Spiritus) dello Jing, del Qi e dello Shen.
Si parte dal Respiro nel che va ascoltato (Nei training occidentali moderni si dice "Il Respiro mi respira”), nel senso cioè che il nostro organismo sa molto meglio di noi come si respira. Ascoltando il nostro respiro possiamo renderci conto di durezze e resistenze sia fisiche che psichiche, mentali, relazionali.
Un migliore ascolto interno favorisce il contatto profondo con il nostro "Sé interiore", che indice a "Intuizione" e "Creatività", due attitudini che non solo per la pratica taoista sono "primarie" ("primordiali").
Qui ci sta bene la definizione di Lao Tzu: "Il Tao che viene nominato non è il vero Tao". Il Tao è immutabile e in perenne mutamento. È la matrice del nostro pensiero-azione, è l'equilibrio perfetto, "armonia degli opposti", tra il chiaro e lo scuro.
L'immagine è come camminare sulla cresta di una collina da Est a Ovest, affacciandoci a Sud c'è il sole, a Nord c'è l'ombra. possiamo così vedere il mondo nelle sue due polarità, Lo Yin e lo Yang difatti sono alla base anche di ogni movimento, la cui conoscenza è fondamentale per un movimento armonico, in perfetto equilibrio tra duro e morbido, veloce e lento, pieno e vuoto.
Qualcuno definisce” l’Arte Interna” come una ginnastica psicofisica in grado di farci riequilibrare lo stato di salute agendo appieno sul nostro sistema nervoso centrale, sulle ghiandole, sugli organi interni, sulle articolazioni e sui muscoli. Questo è vero, ma non è tutto, non si tratta solo di ginnastica, cioè di Esercizio, che sia fisico o mentale, si tratta soprattutto di un'Arte, in quanto "Attività a-spazio-temporale, in cui Corpo-Mente-Respiro sono un tutt'uno, in cui i parametri di pieno e vuoto, duro e morbido, notte e giorno, malattia e salute, si fanno "relativi" trovandosi in armonia di opposti. A questo l'Arte, qualsiasi essa sia, aggiunge anche il "Sogno dell'Intenzione".
Daddo Doc, mio amico e maestro, mi ha detto che l'origine della parola "Meditare" dal greco è "Melete", che poi è la stessa radice del termine "Medicare". Quindi mi piace, perché il significato reale è "Avere Cura". Deduco che l'intenzione della "medicina" sia principalmente "Avere Cura" verso chiunque abbia difficoltà. Non penso che possa ridursi ad una ricetta di farmaci. A questo si aggiunga il "Sogno di una Sana Intenzione". Il miglior medico che mai sia esistito e che veramente faceva i miracoli ci ha insegnato che tra Cielo e Terra c'è il Respiro, ma ha aggiunto una necessaria raccomandazione: "che sia Santo".
Ecco allora che in una Arte Interna i movimenti di base si svolgono in modo dinamico, con andamento lento e fluido, in cui l’attenzione è posta a osservare l'equilibrio nel mutamento e non nel gesto in se. Ovvio che tutto il corpo è in rapporto con le proprie emozioni e con gli stati mentali. Il nostro equilibrio è infatti il frutto del buon dosaggio di esteriorità e attività interiore, che possiamo coltivare con questi insegnamenti teorico pratici orientali puntando al miglioramento delle nostre difese interne.
Bisognerà perciò approfondire le radici nella cultura cinese, nonché le nostre radici greco-mediterranee, per renderci conto del reale potenziale dell'Uomo anche riguardo l'arte della guarigione. Questo è didatticamente necessario per raccogliere il reale significato di tutti i concetti, partendo dallo sviluppo dell’osservazione interiore dell’analisi sui nostri condizionamenti e comportamenti, lavorando sui propri pensieri con candore e semplicità tipici di ogni bambino, solo così ci avvieremo al corretto processo di comprensione della realtà.
Valerio Ambrosetti