Vorrei entrarci tutto dentro
Il cielo minaccia tempesta
È freddo, c’è vento, c’è buio
L’antro della grotta ha un aspetto materno
Rossa del fuoco che scintilla al suo interno
Ho paura, ho ansia, son timoroso ma entro
Mi accoglie l’umido calore di pareti d’arancio
Mi siedo, mi raccolgo, prego e mi scaldo
Noto sul fondo un piccolo pertugio segreto
Vado, entro, il sole mi abbaglia di giallo
Non vedo, son cieco di fuori e di dentro
Giallo di grano è il cielo, la terra, il mio ventre
Mi ritrovo a camminare su prati d’ogni tipo di verde
Per un impervio sentiero che mi porta sul monte
Per poter amare anche quel che c’è oltre la vetta
Vedo solo mare, un mare blu, più blu dell’oceano
Mi vien voglia a tutto fiato di gridare, e canto
Così non mi accorgo che è giunto il tramonto
Il sole si nasconde e pennella di indaco il cielo
L’orizzonte si allarga e inonda il mio terzo occhio
Sono io, son tutti, son parte di tutto e parte di niente
Il sole è ormai sceso e si appresta furtiva la notte
Ma prima ancora una nube di viola mi avvolge
Io stesso son viola nel viola del mondo
Chiusura
Tutto si mischia, tutto resetta, tutto danza una danza immortale
Tutto si macchia, tutto si presta, tutto avanza in un rito immortale
Tutto finisce, tutto si desta, tutto rinasce in un sogno immortale
Tocca tornare, tocca tornare da dove si viene
Dalla nube del viola all’indaco cielo
Dal blu del mare al verde del prato
Il giallo del sole ancora scalda il tuo ventre
Di arancio e di rosso brillano le lame di fuoco
Nell’antro materno ora sei pronto a tornare
Tutto si desta, tutto rivive in un sogno immortale
Nota: Durante le lezioni in Cantiere vengono proposti varie esercizi. Compito del discente è sceglierne solo uno e ripeterlo ogni giorno per soli 3 minuti (3MinAlDì). Nelle dispense riportiamo l'esercizio che più è stato gradito nella settimana di pratica nei tre diversi incontri.
Dispensa 1 - La postura eretta
Dispensa 3 - La Croce di Cartesio
Dispensa 4 - Il Cavallo di Delio