Una filastrocca è Resilienza per tutti i senza età.
Avevamo un meraviglioso appuntamento settimanale con i bambini dell'Asilo. Ci faceva tanto bene, la carica dei bambini è contagiosa. Ora cerchiamo di risolvere facendo le filastrocche on line, ma è ben altra cosa. Quel che più ci ha sconvolto, soprattutto riguardo i bambini, è stato il rendersi conto che per mesi e mesi dovremo attenerci (giustamente) ad una distanza di sicurezza.
È questa l'attività che mai siamo riusciti a fare coi bimbi dell'asilo, occupare tutto lo spazio della stanza, disegnare ognuno una sua sfera in cui potersi muovere agilmente senza dar fastidio ai bambini vicini. Il gioco dura un attimo, immediatamente tutti si raggruppano spalla a spalla in un loro gruppo di amici ........ Le uniche forme che riescono è il trenino e il cerchio. Ma per poco. I bimbi devono toccarsi, abbracciarsi, litigare, non ne possono fare a meno.
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Abbiamo pensato di riproporre le filastrocche e i giochi che facevamo nella speranza che si possa ricreare metaforicamente il cerchio. A cominciare da Fata Ricotta che da loro è la più amata.
"Fata Ricotta è una filastrocca come tante, come tutte, dove il dolore si affronta a testa alta. - «fu quando una buia sera arrivò una brutta strega»
E poi la si risolve trasformandola in leggerezza. Di fatto è il primo approccio alla Resilienza. - «Basta dire una parola/basta dirla e poi si vola»
Una parola ben detta è veramente potente. Fata Ricotta trova la più bella, di sorpresa: «Ullallà»
... E vissero tutti felici e contenti.
Fata Ricotta è nata nel 1999, avanti e indietro saltellando lungo tutto il corridoio. Mia figlia piccolina dormiva tranquilla tra le mie braccia, cullata dal ritmo della filastrocca. Ma appena mi fermavo...
Cominciai a studiare la funzione terapeutica delle filastrocche. Nel 2001, con le illustrazioni di Eva Incocciati, pubblicammo "Le Filastrocche di Fata Ricotta". Quando nel 2019 le abbiamo proposte ai bambini di un Asilo (Santa VIrginia) è stato automatico unire parole a gesti «Sono i bambini i veri maestri».