«Rinoceronte... che passa sul ponte... che salta... che balla...»

Questa antica filastrocca popolare si è rivelata utilissima per proporre una attività posturale con i bambini di un asilo. 
Gli adulti possono carpine le potenzialità seguendo le prime tre lezioni del Maestro Delio Murru, quindi non ci dilunghiamo su note tecniche. 
Ci piace invece osservare l'intenzione nella filastrocca che, sin dall'incipit, invia messaggi corpo/corpo scavalcando i filtri delle Fake cerebrali di cui siamo intrisi. I bambini, per fortuna ancora no, mantengono quella meravigliosa "parte animale" (naturale) che sempre più noi adulti condanniamo.

L'incipit della Filastrocca: «Rinoceronte... che passa sul ponte...» Ecco che immediatamente si presenta l'immagine di un "Ponte". In ogni favole che si rispetti c'è sempre questo passaggio dalla  su un'altra riva, un'altra dimensione, un altrove, un altrimenti, il distacco temporaneo dalla quotidianità, per entrare in una realtà immaginifica che è più reale delle immagine che ci offre il quotidiano. Tutta l'arte funziona così. In Cappuccetto Rosso abbiamo entrare in un bosco, nelle Cronache di Narnia abbiamo la porta di un armadio, nel Piccolo Principe la caduta di un aereo nel deserto, persino nel gioco dell'Oca, alla casella numero sei, c'è un ponte. Si inizia a giocare, "C'era una volta..." c'è già il passaggio in un altro tempo e spazio.

Tutta la filastrocca procede per metafore, racconta una storia, c'è un rinoceronte che, pesante come è, "salta e balla", improvvisamente (mettendo la corona sulla testa, ovvero puntando il sincipite allo zenit, alzando così il centro di gravità nel ventre (dantien), diventa leggero: pesante/leggero, terra/cielo, corpo/mente, Yin Yang, insomma sempre lo stesso principio dell'armonia. E così ecco "che gioca con la palla", portando a guardare in alto e attendere il ritorno, "che sta sull'attenti" per simolare il concetto di "vigile attenzione", che fa i complimenti, perché l'inchino è il gesto dell'uomo di fronte all'incomprensibile, "che dice buongiorno" per creare relazione e finalmente "girandosi intorno" felice e contento. L'Equilibrio tra l'uomo, ricondotto alla sua dimensione armonica corpo-mente, e l'ambiente circostante, uniti da un gioco, praticamente un girotondo, risulta ne chiaro. Infine c'è sempre cerca la Risoluzione, come per tornare coi piedi a terra dopo il volo, ed ecco di nuovo una sorta di "Tutti giù per terra" o nella più classica delle favole: "...E vissero felici e contenti.". 

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LE FILASTROCCHE DI FATA RICOTTA

Fata Ricotta a parole e gesti

Ippopò fa popò - gesti e parole

Rinoceronte che passa sul ponte

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Riti di Salute - Premessa

Regola n.1: Il filo a piombo GDM

Regola n.2: il Cavallo GDM

Regola n.3: Arco superiore GDM

I RITI

RO i Riti di Salute - Introduzione - Sinossi

R1  RITO 1: «Il Risveglio»    - Nei Gong Struttura

R3  Bicycle - Lavoro sul Respiro - Qi Gong Energia

R4 Controvento - Il volo - Yi Jing Intenzione

R5 Io Te Noi - Dialogo Gestuale - Tui Shou 

R6 Gli 8 trigrammi - Danza Primordiale - Bagua Zhang

R7 Il cavaliere e la Farfalla - Palmo Drago e Falco Baguà 

R8 Danza degli Elementi - Rito di fine - Forma 8 Stile Yang

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Gabriele Carcano Daddo
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