"Nell'anno 1314 apparve una cometa verso settentrione, quasi alla fine del segno della vergine, durò più di sei semmane, secondo quanto dissero gli astrologi significò molte novità e pestilenze". Giovanni Villani in Nuova Cronica del 1348 racconta "l'angoscia, il terrore, i pentimenti" nati da una cometa apparsa nella notte di Bologna. Era la paura della fine del mondo.


"Be or not to be, this is the question." Da quando ragazzo vidi in tv un buffo tizio in bianco e in nero con un teschio in mano che declamava: "Essere o non essere..." mi son posto il problema. Mi tornava sempre in mente, ci ripensavo e non sapevo decidermi. La mia attenzione si rivolgeva sempre di più sul primo elemento: "Essere", perché mi dicevo che a nessuno piacerebbe "non essere", per me era come "non esistere", una scelta tra tutto e niente.


La crisi climatica sta sconvolgendo il mondo e influenza la salute di tutti i suoi abitanti, fisica, mentale, relazionale, senza distinzione di censo, genere e razza, ma è anche un'enorme opportunità di crescita individuale e collettiva. Il cinismo della finanza, l’inerzia della politica, l'indifferenza dell'informazione stanno rubando all’uomo il progetto del proprio futuro, negandogli il ricordo e oscurando la serenità del presente. Ci troviamo davanti ad una nuova pandemia che evidenzia lo stretto rapporto tra salute dell’ecosistema e salute umana.

Una patologia di gran moda che sta diventando pandemica.
Il termine "Hybris", o "Hubris", viene dal greco e significa "tracotanza", "eccesso", "superbia", "orgoglio", "prevaricazione". Nel 2009 Lord David Owen e Jonathan Davidson hanno descritto un disordine mentale che tende a manifestarsi con queste caratteristiche negli uomini di potere e lo hanno chiamato "Sindrome di Hybris".
La ricerca ha confermato che tali individui hanno una probabilità 3 volte maggiore di accusare questa malattia.