Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 


L’Orchestra d’archi giovanile «Arcangelo Corelli» è una libera associazione di ragazzi e delle loro famiglie, che hanno la passione per lo studio del repertorio esecutivo strumentale in particolare barocco.

I ragazzi hanno un’età che varia dai 13 ai 20 anni, provengono da svariate esperienze di studio delle scuole di primo e secondo grado della provincia, hanno partecipato negli anni a manifestazioni, concerti e concorsi sia nell’ambito provinciale che regionale. Il progetto didattico è svolto dai docenti a carattere totalmente gratuito.

Il programma attuale lo hanno preparato sotto la vigile guida dei due docenti di violino Prof. Gianpaolo Meffe e Prof. Antonio Nicchiniello.
Il Prof. Francesco Salvador ha collaborato con il violoncello alla preparazione. La prof.ssa Francesca Lupi accompagna al cembalo il gruppo orchestrale.

Programma
Orchestra d’archi giovanile «Arcangelo Corelli»

Johann Pachelbel
Adagio di Pachelbel, canone

Antonio Vivaldi
Concerto per 2 violini in La rv 522 1mo tempo
Concerto per 4 violini in Re Maggiore rv 549
Concerto per archi in Do maggiore rv 110
Concerto per violino solista e archi Op 3 n 6 in La minore rv 356
Concerto per archi in Re minore rv 127
Concerto per archi in Si b. Maggiore rv 167
Concerto per archi in re maggiore rv 121

Johann Sebastian Bach
Concerto in la minore BWV per violino solista, archi e cembalo



Violini Primi: Lorenzo Giacomini, Giulia Limongi, Mattia Agnello, Alessandro Maulu, Emma Picentini
Violini Secondi: Caterina Rega, Samuele Bruni, Cecilia Stirpe, Di Giovanni Davide
Violini terzi: Asia Guglielmi, Giorgia Piacentini
Viole: Lorenzo Tirca, Alessia Genovesi
Violoncelli: Giorgia Quattrociocchi Alessia Genovesi. Elia Coccarelli. Vindice Boscaino
C.Bassi: Maria Bracaglia, Emanuele Tammaro
Cembalo: Francesca Lupi
Direzione: Gianpaolo Meffe e Antonio Nicchiniello

A cura di CantiereSalute per la musica

La Musica, arte delle Muse, è dai tempi antichi
ottima terapia per la mente, il corpo, lo spirito. Pitagora (580 a.C) concepì la musica come elemento che, assieme alla matematica, è a fondamento dell'intero coinvolge tutto l'Universo. (vedi)

Mille sono le ragioni per cui la musica si rivela terapia iniziando proprio dalla "Voce delle Cellule" , ma oggi in questa situazione post-pandemica e di guerra fredda una è ancor più importante: La Musica si fa insieme, basta la stessa chiave e un ritmo affinché ognuno possa esprimere la sua individualità in connessione con altri, in gruppo. L'individualismo imperante infatti ci mette in condizione di non saper più ascoltare e condividere.