29 novembre 2022, sala Orchidea Hotel Fiuggi Terme. Racconto in due tempi
IL LIBRO E L'ARTETERAPIA
Il libro (racconto, romanzo, filastrocca...) in Arteterapia non viene inteso semplicemente come prodotto, piuttosto come un "percorso" che utilizza vari mezzi espressivi per giungere infine alle "parole su carta" in un gioco di identificazione in altro da sé. Il ruolo del Conduttore che non si limita ad una sorta di Editoring, ma partecipa attivamente in ogni fase ponendosi a specchio con l'autore, condividendone sensazioni e pulsioni.
È un discorso dimostrato da mille ricerche scientifiche, ma abbiamo cercato noi non vogliamo tediarvi con paroloni di testa, vorremmo invece farvi entrare direttamente nella dimensione di un altrove, come nel sogno, o forse un incubo. Per questo ci avvarremo di testi, video e musica chiamandovi tutti a partecipare. La parola: LO SPETTACOLO si divide in due parti.
introduzione
RACCONTO IN DUE TEMPI
Nella PRIMA PARTE "Voci dal Centro". nel senso di "voci da dentro", in realtà sono le voci dal Centro Diurno La Bussola di Ferentino raccolte in una esperienza decennale. Il nome dell'autore, Oscar Brilli, è d'invenzione, raccoglie ben . trentadue voci. Stasera ne proponiamo sei, scelte tra le più potenti, siete pregati di allacciare le cinture, ci porteranno in una dimensione che noi cosiddetti " normali" releghiamo di solito nel settore patologie. Eppure sono parole vere, reali, di carne e di cuore, voci dal centro, appunto.
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Nella SECONDA PARTE"Eravamo senza Smart". Un nonno ottantenne, ultimo di nove fratelli, racconta il suo secolo, dalla grande guerra al muro di Berlino. È la storia di undici personaggi straordinari nella loro normalità, vissuti in un secolo di epocali cambiamenti che ora nulla sarà più come prima.
È la storia di una famiglia come tante, quindi la storia di tanti. Una storia da condividere, da raccontare, da testimoniare, è "Il nostro dovere di vecchi" scrive Corrado.
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GRAZIE A
Assolutamente doveroso ringraziare tutti coloro che hanno collaborato all'impresa con la principale motivazione di stare bene insieme nel fare". Essere "Conduttore" infatti significa "ducere con", cioè raccogliere tutte le energie di tutti, "nessuno rimanga escluso", e miscelarle come in un mortaio, "un lavoro da farmacista". È come in fisica dove "un buon conduttore è un materiale in grado di far scorrere corrente elettrica al suo interno", duro e flessibile come il metallo. Posso quindi dire che il lavoro qui presentato è semplicemente l'unione di tutti coloro cha hanno partecipato con gioia e condivisione. Grazie!
Mario Moriconi, Angela Battisti, Antonella Fiorini, Patrizia Boni, Cristina Grazioli, Jessica Caiazza, Chiara Camperi, Eva Incocciati, Raimondo Pisano, Valerio Ambrosetti, Paola Caliciotti, Maria Celeste Azzurra, Rocco Cassese, Michela, Marco, Terenzio, Luca, Sandro, Pino, Angela (La Bussola) Corrado Carcano, Adriana Badellino Carcano, Maria Rosaria Carcano, Elena Carcano, Sara Iocco, Gilberto Carcano, Gabriella Armando, Sergio De Marchis, Marta Limodio, Emanuele Pietrobono, Ennio Cialone, Dalila De Santis, Federico Cataldi, Elio Uller. Roberta Adami, Paola Carcano, Paola di Capua, Marina Scardella (Eravamo senza Smart), Paolo Rosito, Pietro Jovine, Marina Tucciarelli, Isabella Moro, Daniele Baldassarre, Giorgio Cataldi, Elisa Costantini, Patrizia Ludovici, Denis Cera, Letizia Paci, Raffaele della Corte, Franca Morganti, Patrizio Felicetti, Paola Carlini, Marco Benfatti, Sarah Carcano, Giampiero Pacifico, Michele de Marchis, Maria Bracaglia,
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VEDI
Primo tempo: "Voci dal Centro"2t.
NOTA
Per il mio 69° compleanno ho desiderato concludere un'esperienza di Educazione alla Salute ormai quarantennale. Dal 1977 al 1985, presso la farmacia Cataldi Carcano di Fiuggi sperimentammo vari mezzi per veicolare salute (manifesti a mano, volantini al ciclostile, mostre, cartoline) fino a presentare il metodo al Congresso UTIFar di Trieste 1983 e al Premio Nazionale Educatore Sanitario, Riccione 1985. Faceva parte del gruppo mio fratello Paolo, nel 1986 ci lasciò per un incidente stradale. Un trauma, pensai allora di utilizzare "l'arte" per una mia personale terapia. Pubblicai così "Gin Aureo Stafilococco" con la NER di Gabriella Armando, diventata maestra e amica. Scoprii le grandi potenzialità della "scrittura poietica". Continuai a sperimentare con "HWA la molecola innamorata" scritta con i ragazzi di quinta elementare, "i Racconti dalla valle" con i vecchietti in osteria, poi i "Racconti galenici" in cui sperimentammo diversi stili di racconto, finché nel 2001 e grazie alla mia figlioletta di 2 anni, pubblicammo "Le filastrocche di fata Ricotta" con i "farmalibri", persino un erotic thriller intitolato "L'invidia del Peppe" e un racconto tra spiritualità e fisica quantistica "Il Maestro e Maddalena" come regalo di natale ad amici e parenti e un trattato sul Bagua Zhang con il Maestro Delio Murru
Il libro come farmaco, che cosa è la Salute, cosa è una Farmacia, che cosa ci dice la Spilla del Farmacista, come veicolare un concetto perché diventi consapevole, cosa è l'apprendimento propriocettivo... Ippocrate diceva che i farmaci fondamentali sono "quel che mangi", quel che bevi, gli esercizi che fai". Aristotele che "l'arte è un mezzo per raggiungere la Salute" e quindi "farmacòn". Ma per approfondire ho dovuto rivolgermi alle antiche pratiche di Medicina Tradizionale Cinese ancora ben conservate. Per questo sonno diventato istruttore di Tai Ji Quan della NeiDan e iniziai a operare come volontario presso il Centro di Riabilitazione psico-motoria "La Bussola" di Ferentino riconoscendomi comunque inadeguato. Quindi ho seguito un Master di Arteterapia presso la facoltà di Medicina de "La Sapienza" di Roma con la tesi "Le pratiche della Medicina Tradizionale cinese e le artiterapie occidentali". Così sono nati i due utlimi libri che abbiamo presentato la sera del 19 novembre 2022, giorno del mio 69° compleanno. Ormai non sono più un farmacista, semmai un "farmartista". Un Grazie di cuore. Gabriele Daddo