Ecco. in quel tempo tutto era silenzio, i nomi non erano ancora stati inventati. Non c’era alcun bisogno di chiamarsi l’un l’altro, visto che non c’era nessuno.
Ma Hwa girava, girava continuamente intorno a se stessa, veloce veloce come una trottola.
E in tutto quel girare e girare provocava un leggero struscio con il vuoto che aveva intorno, un rumore quasi impercettibile. Però, a fare molta attenzione, in tutto quel silenzio, si poteva sentire come un lontano sospiro lontano:
«Hawaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..........»
Ecco perché adesso noi ora la chiamiamo così!
In verità poi gli scienziati la chiameranno ‘molecola di Idrogeno’, per gli amici H2, perché è formata da due atomi con un solo protone.
«Perchè poi proprio Idrogeno?»
Presto scoprirai perchè. Scriveranno anche che Idrogeno é la molecola più semplice e più piccola che esiste in natura, la numero Uno!
Hwa era bellissima.
E girava in cerchio sola soletta nell’immensità dell’universo.
Ad un certo punto però cominciò a sentire il bisogno di compagnia, insomma cominciò a sentirsi tanto sola.
Fu una sensazione veramente brutta: si sentì così sola che se avesse avuto gli occhi avrebbe pianto, se avesse avuto le orecchie se le sarebbe tappate per non sentire tutto quel rumore, se avesse avuto la bocca si sarebbe messa a gridare:
«Aiuto... Sono sola!!!»
E’ proprio brutto sentirsi soli. L’angoscia le stringeva il cuore che non aveva, ogni tanto faceva un sobbalzo come in un singhiozzo.
Poi, ad un certo punto, d’improvviso, si sentì immensamente felice, avrebbe toccato il cielo con un dito, se ci fosse stato il cielo e se avesse avuto un dito.
«Perché? Che cosa era successo?»
Nella mente che non aveva era nato un pensiero, il suo primo pensiero: «Mi sento sola.» E siccome i pensieri sono come le ciliegie e uno tira l’altro, poi aveva pensato:
«Se mi sento sola vuol dire che fuori c’é altro».
«Altro!?» Che idea folgorante! Per un attimo squarciò il buio dell’universo.
«Altro!» ripeteva Hwa felice per lo scoccare della sua prima idea.
«Altro!» diceva tra sè e sè.
«Nel mondo c’è Altro. Allora non sono sola.»
Hwa fremeva tutta, balzava contenta qua e là nell’universo come una palla di un flipper.
Adesso poteva sperare di incontrare in tutto quel vuoto qualcuno o qualcosa.
Non lo conosceva ancora, ma era lo stesso felice, era contenta e innamorata. Propro lei,
HWA, era la prima molecola innamorata.
Così nacque il primo sentimento della storia universale: l’amore. O forse è meglio dire che dall’amore nacque veramente la storia. Chissà!
Da allora per Hwa l’universo non fu più nero e vuoto, ora era sicura di non esserci da sola, che in giro, da qualche parte, in qualche anfratto dell’infinito, c’era sicuramente il suo principe azzurro.
Tratto da "HWA, la molecola innamorata" di Gabriele Daddo Carcano