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Il metodo ARTEARSI per GIOCARE nasce nel 1984 da una intuizione di Paolo Carcano che lo propose in Aprile al Teatro Comunale di Fiuggi. Si trattò di un happening musicale in cui chiunque volesse suonare poteva inserire lo spinotto della sua chitarra, o prendere la bacchette della batteria, quasi fosse il passaggio di un testimone, e continuare a suonare tutti insieme. Iniziò alle 16 e si dovette interrompere alle 24 per disposizione comunale, la musica non si fermò un attimo tra un ritmo e l'altro.


L'anno dopo, nel dicembre 1985, ripetemmo il gioco con "Giocosa Arte" in seno al programma di Natale del Comune di Fiuggi. Tra un Presepe Vivente e i doni della Befana, noi proponemmo una gara di calcetto per il corpo, una gara di scacchi per la mente, una tombolata in teatro per l'ambiente. Chiunque poteva partecipare e fu un bel successo.

Poi, mi spiace dirlo, ma nella nostra storia è un fattore essenziale, il 6 febbraio 1986 Paolo restò vittima di un incidente stradale. Era tardi pomeriggio e stava andando a Roma a fare una lezione serale nella prima Scuola di Optometria (in seguito a lui dedicata). La cosa divertente è che lui non era ancora diplomato e intanto insegnava a quelli della prima classe. Come aveva fatto? Prima di iscriversi al diploma triennale di Ottico, aveva desiderato frequentare i primi due anni di liceo scientifico - «per farmi le basi» diceva - così giunto a Roma studiava sui libri universitari della cognata e in breve entrò nel gruppo fondatore della Optometria italiana e faceva lezioni a quelli di prima (l'Optometria è in fondo una pratica motoria).
Va da sé che questo impedimento ha bloccato le attività di "Artearsi per Giocare", ma è stata occasione per tutti quelli che lo avevano conosciuto di approfondire ognuno la propria arte. Ed è così che è nato il nostro gruppo.

A trent'anni dalla sua scomparsa i fratelli rimasti, cioè io e Maria Rosaria (ovvero: Daddo e Sasà) pensarono che fosse giunto il momento di ricordarlo proprio con il suo "Artearsi per Giocare". Così il 7 febbraio 2016 a MusicApolis di Alatri si ripeté lo stesso meccanismo inventato nel 1984. MusicApolis è un tempio della musica, una associazione che ha trovato sede in un antico palazzo che era stato Collegio e Scuola di Arti e Mestieri (un posto più adatto, nel centro di una città come Alatri, non era possibile!) .
Nelle sue quattro stanze al pian terreno, gli amici MusciApolis hanno installato una vera sala di musica, in cui tutti possono andare a provare. Così in una stanza si faceva musica come nell'84, in un'altra c'era la Danza, in un'altra il Teatro, poi una stanza di Giochi di Salute per i bambini e nel corridoio attività di Arti Pittorico figurative, anche se solo di scarabocchi o invenzioni alla Pollock. Fu un successo, ma ne capimmo il motivo solo durante il processo: stavamo condividendo un dolore, una sofferenza comune, a cui non si può sfuggire, con Arte.

La scoperta della possibile "condivisione di una risonanza di resilienza interno/esterno" (i termini scientifici a volte fanno girare la testa, tra noi diciamo "Rito Condiviso") ci ha portato a verificare la stessa attività proposta a target diversi. Questo è accaduto nel 2016 grazie al Maestro Delio Murru (5° generazione Bagua Zhang da Dong Haichuan) in un laboratorio esperienziale intitolato "Le Arti, il Disagio, il Corpo" proposto nel Centro Diurno La Bussola, in un Asilo con bambini di 3/5 anni, ai ragazzi della BreackDance di Alatri a MusicApolis, a malati di Sclerosi Multipla, ad uno staff aziendale e infine una gran festa comune sotto il Fungo di Bonifacio VIII. Il ricordo più forte (l'insegnamento) fu durante una forma di Tai Ji Quan stile Chen eseguita dal Maestro Delio Murru e guidata dalla voce del flauto suonato  da una Maestra di Chen, oltre che ottima musicista: Paola Min Yi Wu: capimmo che il metodo Artearsi per Giocare, non solo è valido per unire più persone a dialogare nella stessa arte, non solo può proporre un punto di incontro (ArtPoint) in cui si possono praticare tutte le arti, soprattutto può anche portare ad un'attività totalmente fruibile che, come nel mortaio del farmacista, le misceli tutte armoniosamente. Insomma ApG è un metodo Smart.

Anche il Maestro Delio Murru aveva compreso la necessità di determinare i principi comuni a tutte le arti di movimento,  tanto da esprimere il desiderio di pubblicare un Quaderno di Pratica partendo proprio da una Grammatica del Movimento.  Per questo  studiammo le pratiche di DanzaMovimentoTerapia moderne (Laban-Fux-Exp-Prim) da confrontare con il metodo NeiDan. Il fine del Quaderno di Delio era raccontare la forma de "I Palmi degli 8 trigrammi - Bagua Zhang" (di cui è Maestro nel lignaggio Dong). Così mi invitò in una indimenticabile permanenza a casa sua tra le pendici delle Alpi e Luino sul Lago Maggiore. Io avevo appena terminato gli studi al Master Universitario di Artiterapie  (Medicina - La Sapienza - Roma) e inevitabilmente finimmo a parlare nottetempo di un Artearsi per Giocare nella pratica del Tai Ji, comprendendo infine che, essendo la forma del Bagua Zhang esprressione diretta dei 64 Esagrammi Y Jing (Libro dei Mutamenti) cioè il primo alfabeto binario della storia che matematicamente dimostra gli infiniti mutamenti insiti nell'istante. (Il Quaderno di Delio Murru è ora disponibile - Il Sentiero infinito - A4 - 160 pagine - 28 euro - spese postali incluse).

Una volta tornato ha casa ho raggiunto il Centro di Diurno ASL La Bussola che frequento come volontario da una decina di anni. Desideravano sapere cosa mi aveva insegnato Delio che conoscono personalmente e chiamano Gran Piccolo Maestro (è alto all'incirca 160 cm). Il lavoro svolto alla Bussola tende a rendere fruibile la pratica giocando sulla leggerezza e sulla spontaneità, mandarla in favola o in filastrocca, una sorta di ApG che si fa Canovaccio (L'Opera è il Processo, non il Prodotto). Così la forma Bagua Zhang, una delle più complesse e antiche arti marziali cinesi, alla Bussola è diventata la favola di un cavaliere di nome Blanco per via del suo bianco cimiero...
Il risultato più interessante è stata l'istituzione (in una sala messa gentilmente a disposizione dal Comitato Pontegrande di Ferentino) di un Art Point La Bussola in cui si producevano video per Radio Caga, (vedi su CantiereSalute Youtube). L'Art Point era gratuitamente offerto ai familiari e agli amici degli ospiti, nonché agli ospiti di altri Centri Diurni limitrofi. (Interessante il meccanismo in cui gli ospiti del Centro, in un ArtPoint diventano "ospitanti".) 

Poi ecco il LoockDown, tutte le attività sono state sospese, evidenziando una struttura ASL sul territorio che fa acqua da tutte le parti e che si è salvato solo all'apporto "volontario" di medici di famiglia, farmacisti, infermieri, volontari di mille associazioni. L'Assessore alla Cultura di Fiuggi  ha colto questo bisogno (ci troviamo in un epoca di mutamento culturale,  al di là di ogni distinzione, "La Salute è uguale per tutti") e dobbiamo unire le buone abitudini igieniche/ambientali/relazionali del passato ad un nuovo modo di comunicare nell'era digitale. Avendo vissuto personalmente l'esperienza di MusicApolis, per lei è stato naturale, durante un rapido saluto in mascherina, immaginare una attività di "arte del combattimento immunitario" sullo schema di  Artearsi per Giocare. Ed ecco come è nato ("da cosa nasce cosa") il nostro nuovo esperimento stavolta Outdoor, nel Parco dei Martiri di Nassiriya, per un ArtPoint all'aperto dove "una stanza non ha più pareti, ma alberi... e il cielo infinito come soffitto."
Artearsi per Giocare vive oggi un'altra puntata e dimostra come l'ultimo verso di una poesia di Paolo Carcano (1986) sia scientificamente vera: "Per tutto quello che mi hai insegnato... Vivrai."

Nota: Il CantiereSalute APS, Scuola di Formazione Arteterapia, è Università Popolare "Giocosa Arte" - Paolo carcano
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